18 giu 2011

Mistero della fede by Alessandro Acerra istallazione 53 biennale d' Arte Venezia


Mistero della fede by Alessandro Acerra istallazione 53 biennale d' Arte Venezia

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L'ennesima provocazione diretta a riflettere nello stile artistico di Alessandro Acerra.


Autore:Alessandro Acerra
Titolo :Mistero della Fede
Materiale:Manichino,Abito da suora,Accessori,Tecnica mista
Collezione pubblica città di Venezia
settembre 2009
Istallazione .




Alla personale a Venezia Alessandro Acerra presso lo spazio espositivo arte&forte lab della Biennale presenta lultima sua opera in modo del tutto autonomo per le vie di Venezia.
Precedentemente aveva presentato nei giorni di inaugurazione della Biennale una delle sue istallazioni "il lavoro è sacrificio" rappresentante un postino morto al suolo per il troppo lavoro il successo riscontrato e la critica lo hanno invitato a presentare una personale negli spazi esterni della Biennale in questi giorni.Per l'occasione ha preparato una nuova opera decisamente forte.
Un messaggio breve e chiaro: Mistero della fede. Un immagine duro, sconvolgente e dimpatto come una Suora abbondanata al suo destino di strada emarginata dalla vita.
Certo è che listallazione di Alessandro Acerra per la 53° Biennale darte di Venezia difficilmente è passata inosservata. A testimoniarlo le centinaia di persone che non hanno rinunciato ad una foto ricordo con la povera finta suora.
Non tutti la considereranno arte, ma finchè se ne parla
LAbito fa il monaco?SI chiede lartista..
Un opera dArte Contemporanea pensata e concepita , per far riflette. Non una banale provocazione.
Una suora barbona .Un immagine senza scampo di non giudizio. Molti e complicati i rimandi socio-culturali legati a questa immagine. Un altro lavoro di Alessandro Acerra che interagisce a 360° con lo spazio e luomo e fa emergere meccanismi complessi legati al pregiudizio ,la libertà di scelta personale,la crisi esistenziale..un messaggio di presagio di una viltà decadente che va verso il basso. Il XXI sec una realtà di superficialità collettiva,consumismo e inquinamento senza parlare della violenza e soprusi. Una rappresentazione di una futura realtà non molto lontana ne scontata.



Chi è Alessandro Acerra
Alessandro Acerra nasce ad Avellino (NA) nel 1980. Cresce e studia a Milano dove si diploma come maestro darte presso la facoltà di Belle Arti di Brera nel 2005 con tesi in eco-design dal titolo Niente si crea, tutto si ricicla.
Mentre termina gli studi frequenta numerosi corsi di aggiornamento professionale in comunicazione visiva, modellazione e fotografia presso il Politecnico di Milano.
Parallelamente alleco-design continua con lo stesso entusiasmo creativo la carriera artistica, portando in galleria, luoghi pubblici e mostre collettive i suoi lavori concettualmente dirompenti che non passano mai inosservati e che generano profonde spaccature di pensiero attirando su di sé la Stampa e i Media. Curiosità ed energia in continua crescita per comunicare sempre nel modo più creativo e innovativo.
L'altra provocazione di Acerra ad Arte Fiera '08 con "Il mecenate è morto"
Alessandro Acerra, giovane artista milanese, ha presentato una delle sue opere darte nel piazzale dingresso dellarte fiera di Bologna 2008. In modo del tutto autonomo e auto finanziato, Alessandro ha realizzato un mezzo busto dentro un secchio della spazzatura.

Alessandro Acerra. Il mecenate è morto
Il titolo dellistallazione: il mecenate è morto. Lautore è rimasto sorpreso dalla reazione che ha avuto la gente: Anche se spiazzati dallinsolita opera, nessuno si è avvicinato per vedere se il manichino aveva bisogno daiuto. Assurdo!.
Tanti apprezzamenti da parte di collezionisti, galleristi, espositori, pubblico. Anche Achille Bonito Oliva è rimasto colpito dallopera, per la bellezza e per il valore di chi lha presentata.
Non solo complimenti! Il mecenate è stato definito tentato allarme ed è stato sequestrato dalla polizia. Appena qualcuno ha il coraggio di esprimersi, cè la censura e questa, è una censura ridicola! Viviamo in un periodo di oscurantismo culturale, fatto di burocrati e ottusi! Oliviero Toscani.

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