REPORT: So critical so fashion 2011 | Le Dernier Cri: la maison de la mode
Anche quest’anno non ci siamo fatte sfuggire i tre giorni di moda critica, etica e indipendente organizzati da Terre di Mezzo Eventi: per l’edizione 2011 è stata scelta la prestigiosa location di Frigoriferi Milanesi in Via Piranesi, 10.
Come segnalato nella pagina relativa agli obiettivi del progetto, So Critical So Fashion prende vita da una consapevolezza: il “sistema moda” ha bisogno di nuovi valori e buone pratiche che corrispondano ai bisogni di un pubblico sempre più attento a ciò che indossa e che orienta le sue scelte d’acquisto anche in base alle caratteristiche etiche del capo e dell’accessorio: dal rispetto dell’ambiente aidiritti dei lavoratori.
In questo senso So Critical So Fashion vuole restituire al “sistema moda” credibilità e valore.
Protagoniste dell’evento sono le piccole imprese di qualità e attente all’ambiente, marchi giovani eindipendenti che scelgono una sartoria ricercata e ricca di tradizioni, progetti stilistici socialmente responsabili che propongono una moda sostenibile, senza però trascurare bellezza, qualità, innovazione e tendenze.
Prima di addentrarci nel vivo della fiera, la nostra attenzione è stata catturata dalle creazioni ecosostenibili – e decisamente sorprendenti – di giovani studenti universitari: bustine di zucchero, carta fotografica o di giornale… tutto può essere trasformato in splendidi abiti o in accessori dal design accattivante!
400 bustine di zucchero, 200 pirottini da dolce, centrini per torte, cartoncino e Cordenons madreperlato per la creazione di Giulia Vento.
Tovagliette mediche, bugiardini della pillola anticoncezionale, stampa digitale, origami, colore ad olio per l’abito realizzato da Maria Argentieri.
Passeggiando tra uno stand e l’altro, la vista è allietata dall’allestimento pop proposto da Moustache Style, un cross media project che raccoglie stili di vita e consumi culturali: un’agenzia che fondedesign e comunicazione.
Le creazioni di Giovanni Scafuro, di cui abbiamo già parlato qualche tempo fa in questo post.
Le eco t-shirt di Hibu, concepite da Alessandro Acerra, sono capi unici realizzati a mano e portano la firma dallo stilista: i soggetti sono giocosi, colorati e divertenti, gli accostamenti di materiali innovativi.
N.B. I capi Hibu sono realizzati con le stoffe più belle recuperate dall’alta moda o dai scarti di tessuti pregiati.
Individuals è un marchio artigianale di beachwear e underwear nato a Londra nel 2005 e totalmentemade in Italy. La particolarità della produzione, anche in questo caso, è l’utilizzo di scampoli di tessuto d’alta moda che altrimenti sarebbero stati eliminati, ottimizzando l’impiego di materiale tessile.
Da Bologna Mani propone abbigliamento ed accessori 100% handmade davvero squisiti!
Step Family Business: il progetto nasce dalla necessità di ricerca di un’identità moderna, e dalla volontà di sviluppo delle potenzialità storicamente contenute nella manifattura di alta qualità toscanaattualmente priva di designer giovani e indipendenti dai grandi mercati, con il fine di realizzare un marchio competitivo a livello mondiale attraverso specifiche risorse territoriali e uno stile, un disegno e un concept legati all’attualità.
RUBERlab è un laboratorio creativo e una bottega artigiana fondata a Terni, dove la parola d’ordine è eco sostenibilità e gli unici processi produttivi ammessi sono tinture naturali, di cui è specializzato,ricerca e uso di nuove fibre tessili. I due capi di punta sono: la maxi maglia cerchio, indossabile come t-shirt o come mini abito e l’abito cerchio, taglia unica, fatto a mano, tinto a mano con tinture naturali.
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