31 mag 2011

Soddisfazione per la prima edizione di Change up! Scelgo io®


Milano, 31 maggio 2011 – Circa duemila presenze nell’assolato weekend milanese che ha visto il debutto.
di Change up! Scelgo io®, l’evento-temporary shop dedicato agli acquisti responsabili e ai consumi sostenibili, tenutosi sabato 21 e domenica 22 maggio a Superstudio Più.
Ad accogliere il visitatore, all’entrata dello Spazio Art Point, il curatissimo allestimento di Bonoldi Giardini: un grande cerchio di prato all’inglese, gioia degli ospiti a quattro zampe, con aiuola di fiori, piante, canne di bambù e zampillo d’acqua; accanto, una bianca pagoda con terreno a ghiaia ha ospitato le giocose sedute eco-toys di Alessandro Acerra (Hibu) e, all’entrata laterale, le alchimie tra l’aria e l’acqua del fotografo Claudio Bonoldi pendevano come gocce da fili trasparenti. Una cornice curata, compresi gli stand Digiboard eco-compatibili
e dotati di alberelli a grandi foglie che le aziende hanno potuto personalizzare, per un appuntamento in nome dell’“etica efficace”, come ha detto Sebastiano Barisoni di Radio24 introducendo l’intervista al presidente del consorzio GOEL, partner di Change up!, qualche ora prima che la fiera aprisse i battenti.
Un buon esordio, dunque, visto che Change up! voleva essere ed è stata un’iniziativa a riprova che l’impresa sociale e la sostenibilità possono essere una valida alternativa all’economia profit e meno sensibile al benessere del pianeta, grazie a prodotti belli, di design e di ottima qualità che invogliano all’acquisto il pubblico più esigente. E a prezzi che, nonostante la preziosità delle materie e un elaborato processo di realizzazione, sono competitivi, in considerazione del fatto che tante volte un basso costo d’acquisto può averne uno molto più alto in termini di legalità o di salute.

Fra gli obiettivi raggiunti da Change up!, quello di aver creato un’atmosfera rilassata che ha stimolato dialogo, incontri, contatti fra pubblico, imprenditori e professionisti, sicuramente favoriti dalle ottime proposte di cibi biologici e biodinamici preparati con cura da Biosophia.
Sempre a firma Biosophia, si sono avvicendati altri momenti di “appetitosa socialità”, come l’apprezzatissima degustazione di vini dei colli tortonesi, l’happy hour con aromatiche birre crude e vive, fra cui la Change up! creata apposta per l’occasione, e l’aperitivo “in musica” con il jazz del Rinaldi Baldioli Ruggieri Trio nel giardino adiacente, a chiusura dell’evento. Anche questa zona si è rivelata un piacevole punto di ritrovo: per i bambini, felici di giocare con le camere d’aria di Hell’sKitchen, e per gli adulti, che hanno assistito alle dimostrazioni di tai chi chuan, partecipato alle lezioni di yoga, creato fantasiosi bijoux con Poet-à-porter o realizzato cosmetici rigorosamente naturali guidati dall’esperienza di Paola Lambardi.

Compatibilmente con una prima edizione, si è registrato un discreto interesse anche per gli interventi e le presentazioni di realtà importanti nel panorama del nuovo modo di fare impresa e comunicazione e delle scelte sostenibili: Best up, Centrale di Mobilità, EcoWorldHotel, Greencommerce, GOEL, GreenGeek, ICEA, IMQ, Make a Change, the Hub Milan, REEF Re-Energy Foundation Onlus, TPEnergy, assieme ai contributi culturali degli autori Danilo Bonati e Antonio Galdo. Tutte presenze preziose con cui Change up! si augura di continuare a collaborare per crescere e diventare un messaggio sempre più incisivo.

www.changeup.it (seguiteci anche su FB, costantemente aggiornato fino a prossimo evento!)


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CHANGE-UP! Scelgo io
Un evento by Ethicalpress

28 mag 2011

Accessible Art Show in Milan

Accessible Art Show in Milan

Ever heard of Alessandro Acerra? I hope so, but if you have not, you may well do quite soon, for his work as been creating quite a stir in Italy’s contemporary art scene. This weekend an event is being held at the headquarters of Italian financial newspaper and publishing group, Il Sole 24 Ore at Via Monte Rosa, 91.
Aside from Acerra’s provocative work, an example of which you will see shortly, there are plenty of other works of art on display at the ‘Arte Acessibile’ – Accessible Art exhibition which runs this Saturday and Sunday, the 27 and 28 March. In keeping with the accessible art theme, entrance to the the exhibition is free. Sponsoring the show are PriceWaterHouseCoopers, Il Sole 24 Ore, and 1ring – an innovative, and free, new web service which promises to help us link the real world to the web. If the idea of connecting the real world with the virtual one the sounds intriguing, then watch the brief video on the 1ring website. Sorry, technology got the better of me, as usual. I digress.
Apparently, the very real works of contemporary art on show have one thing in common: The artists featured are not represented by any gallery owners. I feel that after seeing examples of just what some of these artists are capable of, a few will end up having their work featured in some gallery or other, either in Italy, or further afield.
Should you care to pay a visit, you will find a varied collection of paintings, photography, sculpture, and installations to view. You may also be able to chat with the artists concerned, although I have no idea how many of them speak English. You could always use this as an opportunity to brush up your Italian, I suppose.
What follows is an example of Alessandro Acerra’s work, which you may not see ever again. It was there this Thursday, but, somewhat mysteriously, Acerra’s installation had disappeared on Friday. Why? Take a look, and I believe all will become clear.

The Installation Which is No More by Alessandro Acerra

Installation by Alessandro Acerra
A provocative Installation by Alessandro Acerra
If you are in Milan this weekend, like art, and are otherwise twiddling your thumbs, then why not hop on the Red metro line from Il Duomo, and jump off at the Lotto stop. Just make sure you catch the train heading for Milan’s exhibition complexes and you will be fine.
I might be there too.
Have an arty weekend!

SODDISFAZIONE PER LA PRIMA EDIZIONE DI CHANGE UP! SCELGO IO® pubblicato il 27/05/2011 da Libera professionista

PressKit stampa 

SODDISFAZIONE PER LA PRIMA EDIZIONE DI CHANGE UP! SCELGO IO® pubblicato il 27/05/2011 da Libera professionista
Circa duemila presenze nell’assolato weekend milanese che ha visto il debutto
di Change up! Scelgo io®, l’evento-temporary shop dedicato agli acquisti responsabili e ai consumi sostenibili, tenutosi sabato 21 e domenica 22 maggio a Superstudio Più.
Ad accogliere il visitatore, all’entrata dello Spazio Art Point, il curatissimo allestimento di Bonoldi Giardini: un grande cerchio di prato all’inglese, gioia degli ospiti a quattro zampe, con aiuola di fiori, piante, canne di bambù e zampillo d’acqua; accanto, una bianca pagoda con terreno a ghiaia ha ospitato le giocose sedute eco-toys di Alessandro Acerra (Hibu) e, all’entrata laterale, le alchimie tra l’aria e l’acqua del fotografo Claudio Bonoldi pendevano come gocce da fili trasparenti. Una cornice curata, compresi gli stand Digiboard eco-compatibili e dotati di alberelli a grandi foglie che le aziende hanno potuto personalizzare, per un appuntamento in nome dell’“etica efficace”, come ha detto Sebastiano Barisoni di Radio24 introducendo l’intervista al presidente del consorzio GOEL, partner di Change up!, qualche ora prima che la fiera aprisse i battenti.
Un buon esordio, dunque, visto che Change up! voleva essere ed è stata un’iniziativa a riprova che l’impresa sociale e la sostenibilità possono essere una valida alternativa all’economia profit e meno sensibile al benessere del pianeta, grazie a prodotti belli, di design e di ottima qualità che invogliano all’acquisto il pubblico più esigente. E a prezzi che, nonostante la preziosità delle materie e un elaborato processo di realizzazione, sono competitivi, in considerazione del fatto che tante volte un basso costo d’acquisto può averne uno molto più alto in termini di legalità o di salute.
Fra gli obiettivi raggiunti da Change up!, quello di aver creato un’atmosfera rilassata che ha stimolato dialogo, incontri, contatti fra pubblico, imprenditori e professionisti, sicuramente favoriti dalle ottime proposte di cibi biologici e biodinamici preparati con cura da Biosophia.
Sempre a firma Biosophia, si sono avvicendati altri momenti di “appetitosa socialità”, come l’apprezzatissima degustazione di vini dei colli tortonesi, l’happy hour con aromatiche birre crude e vive, fra cui la Change up! creata apposta per l’occasione, e l’aperitivo “in musica” con il jazz del Rinaldi Baldioli Ruggieri Trio nel giardino adiacente, a chiusura dell’evento. Anche questa zona si è rivelata un piacevole punto di ritrovo: per i bambini, felici di giocare con le camere d’aria di Hell’sKitchen, e per gli adulti, che hanno assistito alle dimostrazioni di tai chi chuan, partecipato alle lezioni di yoga, creato fantasiosi bijoux con Poet-à-porter o realizzato cosmetici rigorosamente naturali guidati dall’esperienza di Paola Lambardi.
Compatibilmente con una prima edizione, si è registrato un discreto interesse anche per gli interventi e le presentazioni di realtà importanti nel panorama del nuovo modo di fare impresa e comunicazione e delle scelte sostenibili: Best up, Centrale di Mobilità, EcoWorldHotel, Greencommerce, GOEL, GreenGeek, ICEA, IMQ, Make a Change, the Hub Milan, REEF Re-Energy Foundation Onlus, TPEnergy, assieme ai contributi culturali degli autori Danilo Bonati e Antonio Galdo. Tutte presenze preziose con cui Change up! si augura di continuare a collaborare per crescere e diventare un messaggio sempre più incisivo.
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Change up! Scelgo io®
un evento by Ethical Press, ufficio stampa & comunicazione nato per promuovere idee, servizi e prodotti legati alle tematiche ambientali e di responsabilità sociale.
Info per la stampa: Silvia Massimino cell. +39 348 8716556, Livia Negri cell.+39 392 2793815

 

23 mag 2011

Alessandro Acerra: eco moda d'autore made in Italy

Scritto da Sara Marletta
Domenica 14 Giugno 2009 22:53
Alessandro Acerra: eco moda d'autore made in Italy

Qualche giorno fa i nostri amici di KentMAG ci hanno segnalato questo designer italiano, e visto che i suoi lavori ci hanno colpito molto, abbiamo deciso di parlarvene.
Classe 1980 ed originario di Avellino, Alessandro Acerra cresce e studia a Milano, dove si diploma come maestro d’arte presso l'Accademia di Belle Arti di Brera nel 2005 con tesi in eco-design dal titolo “Niente si crea, tutto si ricicla”.
Guarda la Gallery di Alessandro Acerra: eco moda d'autore made in Italy

Parallelamente all’eco-design, continua con lo stesso entusiasmo creativo la carriera artistica, portando in galleria, luoghi pubblici e mostre collettive i suoi lavori concettualmente dirompenti che non passano mai inosservati e che generano profonde spaccature di pensiero catturando l'attenione di stampa e media. E proprio la cura che mette nei dettagli, la raffinatezza del suo design e il pregio dei materiali riciclati sono gli elementi distintivi delle sue linee, in particolare quelle legate alla moda.
Le sue magliette infatti sono fatte a mano una per una con massima cura, con rifinitura finale ad ago, ed ogni esemplare è disegnato, ritagliato e cucito assemblando tessuti differenti.

Acerra
elabora i soggetti, sceglie le stoffe, le ritaglia, le imbastisce per poi cucirle. Sono “eco” perché le stoffe provengono da scarti sartoriali o da rimanenze di produttori famosi, tessuti che nascono per capi di lusso destinati alle passerelle milanesi, vengono recuperati, mescolati per poi rivivere in nuova forma con un sano messaggio sociale. Progettati come quadri da indossare sono espressione di prezioso lusso, sono vere e proprie opere d’arte e allo stesso tempo oggetto di consumo: le si può indossare, sporcare, lavare oppure appendere al muro come quadri, come consiglia lo stesso eco designer.
Anche il packaging estroso è frutto di un riuso, infatti vengono confezionate nei contenitori della pizza da asporto, una scelta non casuale, ma espressione del legame al territorio italiano.
Particolarmente stimolante è sicuramente anche la collezione dei suoi "mostri HIBU", realizzati completamente con stoffe o teli riciclati (in genere eco pelle) cuciti a mano con rigorosa cura per garantire qualità e resistenza. Pronti a diventare dei comodi puff-poltrone o divani una volta che li avrete "ingozzati" di rifiuti da appartamento o scarti vari come ad esempio bottiglie di plastica,carta,cartone,imballi di poliestere o tutto cio che al fruitore piacerebbe vedere all'interno della bocca affamata del suo mostrino. Ognuno di essi è inoltre firmato e numerato come un prezioso oggetto d'arte da collezione e la loro bocca, sempre affamata di spazzatura o rifiuti scelti, è realizzata con un materiale trasparente che permette di vederne l'interno. A seconda delle dimensioni possono diventare piccoli e originali cestini da scrivania che vanno pazzi per tutte le carte o documenti da cestinare,passando da contenitori per giochi per bimbi a veri e propri divani da 3/4 posti. Insomma, gli eco-toys non aspettano altro che essere adottati e nutriti di rifiuti per diventare comode ed insolite sedute o ecologici e colorati oggetti d'arredo perfetti per colorare le nostre case.
L'intera collezione di Alessandro è visionabile ed aquistabile attraverso il sito web
Ovviamente la redazione di SceglierBio attende speranzosa di ricevere tutta la collezione per arredare la propria stanzetta ;).

Alessandro Acerra - Chi è Talten?

Scarti urbani, si.

Scarti urbani, si. Ma opportunamente "riciclati"

L'eco-scultura di Roberto Gotta
Al Superstudio Più di Milano, il 21 e il 22 maggio, si svolge la prima edizione di Change Up-Scelgo io, un temporary shop dell’acquisto ma anche del vivere in modo consapevole, quindi bio-eco. Dal food, con percorsi tra sapore e conoscenza e degustazioni a tema al bio ristorante; dai Gelati “Naturale” agli spumanti di Selezione Castello Gancia. Dalla moda all’arredamento, dalla cosmesi al turismo; per coinvolgere i giovani un concorso Change art, dedicato agli studenti del liceo artistico di Brera. Gli autori dei migliori lavori avranno in premio un soggiorno alla Locanda dell’Arte nel Monferrato. Ecologico e artistico l’allestimento: dagli stand in cartone riciclato di Digiboard, al verde di Bonoldi Giardini. Dalle sedie con camere d’aria di Hell’s Kitchen alle eco t-shirt e le sedie eco-toys di Alessandro Acerra, per finire con gli “Scarti urbani” dell’eco scultore Roberto Gotta.
(19/05/2011)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Moda? Scelgo io"

Zona Tortona, Superstudiopiù, week end del 21-22 maggio. Per fashion victim, eco-sostenitori, consumatori attenti, da segnare in agenda è la prima edizione di Change up! Scelgo io.

Due giorni a ingresso libero di iniziative, workshop, incontri con esperti di tematiche ambientali e legate alla salute, all'energia, al business etico, ma soprattutto vetrina di importanti realtà aziendali impegnate nella moda responsabile.

Obiettivo: fare quadro intorno all'intera filiera che coinvolge produzione-distribuzione-pubblico-creativi-professionisti, aprendo luminose finestre sulla consapevolezza dei consumi, degli acquisti e in generale degli stili di vita.


Fra i momenti di di introduzione e approfondimento teorico, dalle 14 alle 16 di domenica, il workshop "Moda? Scelgo io" affronterà - con interventi fra gli altri di Francesca Romana Rinaldi - l'ampio spettro delle implicazioni economiche e produttive in fatto di moda sostenibile, con un particolare rilievo sui vantaggi dell'uso delle tinture naturali.


Il consumatore, inequivocabile protagonista dell'iniziativa, è evocato del resto nella seconda parte del titolo della manifestazione stessa: "Scelgo io". È lui a influenzare il mercato nella direzione dell'ecosostenibilità, come ha rilevato il Rapporto Italia 2010 dell'Eurispes. Fondamentali, quindi, le operazioni costruite intorno al consumatore per sensibilizzarlo e informarlo, suscitandone la curiosità verso i valori di prodotto.

Agli interventi teorici, si affiancano, quindi, le esposizioni delle proposte di dodici brands sociali-etici-eco. Una rara occasione per poter apprezzare quanto estesa, ricca e trasversale possa essere la dimensione del consumo "alternativo": dalle linee di abbigliamento di Cangiari e Color Naturae, alle calzature di dRv e di El Naturalista. Trasversali tra arte e moda gli abiti-quadri da collezione di Hibu by Alessandro Acerra. Le possibilità si estendono coinvolgendo anche gli accessori, da Hell's Kitchen a La Bolsina e Zula. Per i bijoux, Poet-à-Porter, i gioielli sono di Uroburo, nati da un progetto formativo, al quartiere Isola di Milano, che mira a condurre gli utenti dei Centri Psicosociali a un lavoro qualificato nella produzione artigianale. Il laboratorio Ruberlab rappresenterà, invece, le aziende impegnate nello studio e impiego di tinture naturali per la moda.

Per il settore matrimoniale, sempre attento alle più aggiornate tendenze di consumo, Semidisesamo propone, infine, un 'ampia panoramica di soluzioni per nozze sostenibili, dalle partecipazioni, alle bomboniere, al catering.


Nell'estesa concezione di un evento olistico, Change up! Scelgo io, introdurrà, poi, nella giornata si sabato, alle 15, alla tecnica di digitopressione di Thomas Bowen, mirata a ristabilire l'armonia e l'equilibrio del corpo, potenziando l'autoguarigione.

Per domenica alle 11, sono, invece, in programma dimostrazioni di tai ji quan, l'antica arte marziale cinese basata sul concetto taoista di Ying-Yang e del più essenziale ba ji quan, tenute dal maestro Franco Pomo.
Pubblicato:
20 maggio 2011

18 mag 2011

Eco-toys by Alessandro Acerra

Eco-toys by Alessandro Acerra


Eco-toys by Alessandro Acerra1


Eco-toys by Alessandro Acerra1
Eco-toys by Alessandro Acerra2



Eco-toys by Alessandro Acerra2
Eco-toys by Alessandro Acerra3



Eco-toys by Alessandro Acerra3
The objective of Acerra is to control the life cycle of a product planning design objects characterized by a continuous cycle of life and closed : production, use, recycling and new production.
The result is the creation of original and funny-looking playful as the monsters HIBU .
Monsters HIBU, the attractive design, are soft and comfortable seating made of recycled fabrics or sheets generally in eco-leather hand-sewn.
The peculiarity of these furnishings is the ability to customize the padding with the material or objects that you want more.
Here then is that these sessions are transformed from mere puff or sofas in very practical containers to furnish the same time help to keep order in your home!
The monsters are able to swallow , metaphorically speaking, any object or refuse such as bottles, plastic, paper and packaging material that remains visible to the user through the lens of HIBU mouth.

Alessandro Acerra, giovane designer titolare del marchio HIBU

Comunicato stampa

Change up!®
Scelgo io, a maggio la prima edizione

dell’evento dedicato al “bello” della sostenibilità

Aprile 2011
- Al Superstudio Più di Milano, sabato 21 e domenica 22 maggio 2011, l’appuntamento è con

Change up!
Scelgo io®
, l’evento che ospita una selezione di aziende e produzioni etiche, ecologiche e

sostenibili raccolte in un
villaggio a tema”: un luogo di incontro tra produzione, distribuzione, pubblico, esperti,

creativi e professionisti.

L’attenzione è puntata sulle
nuove esigenze del pubblico, alla ricerca di acquisti più consapevoli. Il che non

significa rinunciare al “bello”. Change up!
Scelgo io® infatti dà spazio ad aziende che alla responsabilità verso

l’ambiente e le persone associano una ricerca stilistica innovativa: dalla moda critica alla cosmesi naturale e

cruelty free, dall’alimentazione sana per corpo e anima al green design. E offre un fitto programma di iniziative,

case histories, incontri e
workshop con esperti di vari settori sulle principali tematiche inerenti ambiente, salute,

alimentazione, energia, business etico, stili di vita. Per una panoramica su una variegata offerta che risponde a

una domanda sempre più vasta di persone sensibili e che hanno voglia di strumenti per potersi orientare e

diventare autonomi nelle loro scelte.

Curato nei dettagli, Change up!
Scelgo io® avrà un servizio di bio-bistrot e allestimenti in cartone riciclato.

Partner di Change up!: CANGIARI, luxury brand di moda del consorzio sociale Goel, IMQ, le testate GREEN ME

e URBAN MAGAZINE.

La scelta dei consumatori verso prodotti biologici, ecologici, etici è un trend che si sta diffondendo. In Italia la

Green Economy cresce rapidamente. L’
Eurispes nel suo “Rapporto Italia 2010ha stimato il consumo di

energia rinnovabile e di prodotti dell’agricoltura biologica, del commercio equo e solidale e della finanza etica in

circa 810 miliardi di euro nel mondo, 122 miliardi di euro in Europa e 10 miliardi di euro in Italia. Nel Rapporto si

legge anche che «
l’economia ecosostenibile si è trasformata da un fenomeno marginale e trascurabile ad un

fenomeno sempre più globale, in grado di contribuire in maniera significativa allo sviluppo economico mondiale
».

Change up!
Scelgo io® propone anche una vetrina sulla moda responsabile. Marchi etici, ecologici e cruelty

free, che rispettano l’ambiente e le persone, ma soprattutto “belli”, selezionati per la ricerca stilistica e la qualità

dei prodotti.

Una prospettiva interessante per il consumatore ma anche per le
fashion addicted, che consente di osservare e

apprezzare un prodotto moda per molteplici aspetti, di capirne la storia affascinante, l’ispirazione, la ricerca sui

materiali e sul design, le lavorazioni spesso hand made, le contaminazioni culturali ed estetiche, oltre al rispetto

di valori condivisi, come l’attenzione verso la natura e le persone.

In vendita a Change up! le collezioni primavera-estate 2011.

In calendario workshop e laboratori su moda e accessori.

Gioielli? Scelgo io
Presentazione del Progetto UrOburo e dimostrazione pratica di come si realizza un gioiello

(Sabato 21 maggio ore 12.00 area indoor).

Bijoux? Scelgo io
Laboratorio a cura di Poet-à-porter: “La poesia degli oggetti, raccontare un astoria

attraverso i bijoux- come realizzare bijoux con materiali di ‘uso quotidiano’ e trasformarli in racconti da

indossare
” (Sabato 21 maggio ore 16.00 area garden).

Moda? Scelgo io
,
workshop di approfondimento sulla moda sostenibile.

Domenica 22 maggio dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

Intervengono:

h14-14.20 “Moda sostenibile. Opportunità e rischi.”

Prof. Francesca Romana Rinaldi
, docente SDA Bocconi e titolare del blog http://bio-fashion.blogspot.com

h14.20-15.00 “La certificazione etica ed ambientale nell’abbigliamento: garanzie per il consumatore

finale.”

Dott. Paolo Foglia
, Responsabile Ricerca e Sviluppo ICEA

15-15.20 “Vantaggi e criticità della colorazione naturale.”

Alessandro Butta
, esperto di tintura naturale di lana e cotone, Cooperativa agricola La Campana a Montefiore

dell’Aso (AP)

15.20-15.40 “Tanto vale tingere con le piante”:
conversazione sul colore naturale con dimostrazione di tintura

Dott. Rosella Cilano, direttrice Associazione Tintura Naturale M.E.Salice - Milano

I brand presenti a Change up!

CANGIARI
, è il fashion brand etico e sociale nato dal Consorzio Sociale GOEL.

Riunisce imprese sociali e ha come mission il cambiamento della Calabria attraverso il riscatto delle comunità

locali. Tutta la filiera è composta da cooperative sociali che si battono contro le mafie e inseriscono nel lavoro

persone svantaggiate. I capi Cangiari sono realizzati secondo le antiche tradizioni calabresi, con materiali

pregiati e lavorazioni artigianali di alta qualità e filati biologici. CANGIARI vuol dire “cambiare” in idioma

calabrese e siciliano. Il claim “
Beauty is different” è una provocazione per riflettere quanto la dignità di ogni

persona, l'equità socio-economica, il rispetto per l'ambiente, la partecipazione e la nonviolenza, non solo siano

“giusti”, ma anche “belli”. (
www.cangiari.it)

COLOR NATURAE
Abiti e maglieria possono contribuire alla salute dell’ambiente e delle persone.

Se le fibre o i filati non hanno assorbito sostanze nocive e veleni inquinanti, Se la tintura è vegetale o ecosostenibile.

Abiti e maglieria possono contenere dignità ed etica, Se gli artigiani tessitori o tintori, eredi di

tecniche d’un tempo, vengono rispettati per il valore della loro opera, Se le persone acquistano con saggia

determinazione prodotti garanti di consapevolezza e autenticità. Creata e disegnata da
Caterina Faenza,

architetto milanese, Color Naturae è una linea di abbigliamento controcorrente, impassibile al flusso delle mode,

fatta di articoli immutabilmente necessari. Pullover, golf, abiti e soprabiti, garze e magline, leggere e multifili,

stole, sciarpe, cappelli, guanti, borse: per le donne, i bambini, gli uomini. (
www.colornaturae.it)

È nato un nuovo marchio nel mercato delle calzature. Non è uno dei tanti marchi che nascono senza un’idea: è

un marchio con un’identità precisa e obiettivi ambiziosi.

dRv
realizza scarpe adatte a vegani e vegetariani: scarpe che non contengono alcun componente animale e

che al contempo sono belle, di qualità e comode. La collezione uomo e donna comprende modelli sportivi,

casual e classici e si rivolge a tutti. Il concetto di non sfruttamento degli animali è in perfetta sintonia con un

prodotto bello, comodo e di stile. Infatti la dRv utilizza materiali di altissima qualità e con un bassissimo impatto

ambientale; microfibre eco-friedly (non contengono prodotti nocivi e sono biodegradabili) oltre ad essere

traspiranti, anallergiche, estremamente leggere e morbide. (
www.diromeovegan.it)

Arrivano dalla Spagna le scarpe di
EL NATURALISTA che hanno già riscontrato grande successo in Italia.

La filosofia sociale di El Naturalista si basa sulla produzione di prodotti di qualità e rispetto per le persone e

l’ambiente. Il nome El Naturalista esprime un modo diverso di pensare e agire. Essere un 'Naturalista' significa

avere rispetto per tutto ciò che è naturale
. Il logo della rana, che affianca il marchio dal febbraio 2002, vuole

simboleggiare una terra fertile e incarnare i gesti semplici e i piaceri quotidiani.

Il team creativo di El Naturalista viaggia in tutto il mondo traendo inspirazione da popoli, culture e leggende e

traducendo in pratica le storie di viaggio che danno vita a ogni linea della collezione uomo e donna. La

produzione è eseguita in fabbriche specializzate, usando materiali di qualità e design innovativi. El Naturalista,

per la produzione delle proprie calzature, non usa sostanze dannose per l’ambiente o per la salute. I colori sono

naturali e, dove possibile, vengono utilizzati materiali riciclati, come ad esempio la gomma riciclata per le suole.

Molte sono le collaborazioni con Associazioni no profit e le attività di charity di questo marchio.

(
www.elnaturalista.com)

Direttamente dalla “cucina infernale” arrivano le borse e gli accessori firmati di
HELL’S KITCHEN, brand creato

nel 2006 da
Marco Lai, imprenditore e stilista. Una linea originale e dalla forte identità, realizzata riciclando

camere d’aria, cinture di sicurezza, t-shirt e camicie vintage. Un progetto che ha puntato fin dall’inizio su

un’attenta e continua ricerca sui materiali e sul design. La collezione Hell’s Kitchen è interamente assemblata

partendo da materiali di recupero. Le camere d’aria (dal grande impatto ambientale in quanto non si possono

smaltire) reperite da gommisti e centri di smaltimento, sono sottoposte a un processo di up-cycling: trattamenti e

lavaggi con un sapone creato ad hoc. Le quattro linee di prodotto Hell’s Kitchen comprendono borse, caschi,

accessori e oggettistica di cartoleria. (
www.hellskitchen.it)

L’eco moda d’autore di
Alessandro Acerra, giovane designer titolare del marchio HIBU dà il via a un

collezionismo della moda, sotto il segno del riciclaggio e dell’autenticità. Dettagli curati, design ricercato e

materiali riciclati sono gli elementi distintivi della linea di moda. Le magliette sono fatte a mano una per una con

massima cura e rifinitura finale ad ago, ogni esemplare è disegnato, ritagliato e cucito assemblando tessuti

differenti. Le stoffe provengono da scarti sartoriali o da rimanenze di produttori famosi, tessuti che nascono per

capi di lusso destinati alle passerelle modaiole milanesi vengono recuperate, mescolate per poi rivivere in nuova

forma con un sano messaggio sociale.

Progettati come quadri da indossare sono espressione di prezioso lusso, sono vere e proprie opere d’arte e allo

stesso tempo oggetto di consumo: le si può indossare, sporcare, lavare oppure appendere al muro come quadri

come consiglia lo stesso eco designer.

Ogni t-shirt è diversa dall’altra e ha con sé un certificato di autenticità che ne garantisce l’unicità (una targhetta e

la firma interna al capo e il numero di serie personale esprimono il pregio e il lusso di ogni capo, per soddisfare i

collezionisti più esigenti).

Capi unici che cercano di combattere l’omologazione di massa che valorizzano ogni singolo individuo. Ogni

dettaglio, dalla creazione del prodotto alla spedizione, viene curato personalmente da Alessandro Acerra che

non ama lasciare nulla al caso, come ogni artista che si rispetti. (
www.hibu.it)

Gli accessori
LA BOLSINA, nati da un'ispirazione spagnola, hanno una storia da raccontare.

I materiali vintage utilizzati per la creazione delle borse sono tessuti, sete e pelli originali degli anni Sessanta e

Settanta, un tempo adoperati per realizzare capi di abbigliamento, ma anche per arredare grandi alberghi e

decorare interni, tutti caratterizzati da pattern d’effetto. Riutilizzare e non sprecare. (
www.labolsina.com)

Flavia Sbrolli
, giovane designer diplomata allo IED di Roma, ha fondato a Terni RUBERLAB, un laboratorio

sperimentale di tinture naturali per abbigliamento.

Il suo percorso formativo in Fashion Designer l’ha avvicinata alla moda ecologica seguendo la sua passione per

le erbe tintorie, recupero di una tradizione antica nel rispetto della natura.

Nel suo laboratorio esegue tintura in capo e lavora su licenza per linee donna e abbigliamento sportivo e

streetwear, oltre ad avere una sua linea di t-shirt e shopping bag in cotone bio.

L’elemento decorativo ricorrente sulle sue creazioni è il cerchio, simbolo di armonia ed equilibrio naturale.

Autenticità, semplicità e funzionalità. Abilità umana, artigianalità e identità locale come eredità. Rispetto della

natura e dell’essere umano. Quello che l’uomo può fare con l’abilità delle sue mani può farlo semplicemente

seguendo le regole della natura e rispettando la sua bellezza. Il marchio di borse
ZULA è nato come

espressione di esuberante creatività, mettendo l’aspetto umano e la natura alla base dei suoi valori. Tutto

comincia da un laboratorio di gruppo, dove lo studio dello stile, lo sviluppo dei prototipi, la sperimentazione dei

materiali e di nuovi processi produttivi sono una ricerca continua.

Zula collabora con una serie di laboratori artigianali locali, dove l’alto standard qualitativo aggiunge valore al

prodotto e al marchio. La competenza tecnica dell’artigianalità del “Made in Italy” dona al prodotto un’alta qualità

manifatturiera e una flessibilità nella produzione di piccole quantità, il valore dell’autenticità attraverso la

creazione di borse One of a Kind.

Zula utilizza una varietà di tessuti che provengono da diverse parti del mondo, combinati con altri materiali e

completamente rigenerati. Oltre a utilizzare la pelle conciata al vegetale, anche il tessuto di Cotone-juta e il lino

naturale sono tinti con colori naturali seguendo processi di colorazione nel completo rispetto dell’ambiente. Così

come per i materiali, anche per i prodotti Zula persegue una continua ricerca di tecniche di trattamento e

costruzione eco-sostenibili ed eco-compatibili. (
www.zula.it)

I bijoux d’arte
POET-À-PORTER sono pezzi unici che possono diventare opere da collezionare e messaggi da

indossare. Ogni pezzo è creato mescolando immagini, poesie, materiali. Cuoio, dècoupage, icone, fili di metallo

o seta, pietre dure, cristalli, perle di vetro o di fiume, sassi, legno, vetro, materiale di recupero, parole: Tutto

assemblato con grazia, per diventare collane, orecchini o spille. Poesie da indossare. Un modo per comunicare,

parlare di sé e indossare i pensieri; un regalo sempre nuovo e assolutamente irripetibile e personale. La

collezione si trova nello showroom Fashion Lab di corso Magenta a Milano (
info@poet-a-porter.it).

Unir_sì è il progetto dell’Associazione culturale
SEMIDISESAMO che racchiude artigiani-artisti dedicati al

matrimonio sostenibile: dal vestito al bouquet, dagli accessori alle partecipazioni, dalle bomboniere alla lista

nozze, fino al catering. Tutto è progettato e realizzato nel rispetto dei concetti di moda critica, filiera corta e

sostenibilità. Gli otto artisti, ognuno con una propria specializzazione e un proprio brand, sono: Dorina Camusso

– Cadò, Daniela Cornaggia – Hocus Pocus, Giovanna Ferraro – aQsSì, Maria Grazia Amendolito - Maminou,

Tiziana Mancini – Tiziana Mancini Design, Cinzia Mauri – Amàno, Silvana Scaletti – L’albero di vetro, Stefania

Meo e Ottavio Tucci. Ognuno di loro opera in diversi settori, dal comparto del complemento d’arredo a quello

dell’abbigliamento. Due sono i valori imprescindibili che uniscono le componenti del team: l’unicità e la durata

nel tempo al di là di mode temporanee e consumo istantaneo (
www.semidisesamo.org).

Di grande fascino i gioielli
UROBURO, atelier di arte orafa in via Thaon di Revel 19 al quartiere Isola di Milano.

Il punto di partenza è stata l’ideazione del Progetto come percorso formativo rivolto a utenti dei Centri

Psicosociali Milanesi con l’obbiettivo di condurli a un lavoro qualificato nel campo della produzione artigianale di

gioielli sotto la guida del Maestro De Paoli, scultore, designer di gioielli e insegnante di Nuova Oreficeria dal

1983. Nel 2004 nasce il Collettivo Uroburo formato da 4 creativi con formazioni artistiche molto diverse, che

lavorano i metalli poveri sviluppando una ricerca progettuale originalissima (
www.uroburo.it).

www.changeup.it