Comunicato stampa
Change up!®
Scelgo io, a maggio la prima edizione
dell’evento dedicato al “bello” della sostenibilità
Aprile 2011
- Al Superstudio Più di Milano, sabato 21 e domenica 22 maggio 2011, l’appuntamento è con
Change up!
Scelgo io®
, l’evento che ospita una selezione di aziende e produzioni etiche, ecologiche e
sostenibili raccolte in un
“villaggio a tema”: un luogo di incontro tra produzione, distribuzione, pubblico, esperti,
creativi e professionisti.
L’attenzione è puntata sulle
nuove esigenze del pubblico, alla ricerca di acquisti più consapevoli. Il che non
significa rinunciare al “bello”. Change up!
Scelgo io® infatti dà spazio ad aziende che alla responsabilità verso
l’ambiente e le persone associano una ricerca stilistica innovativa: dalla moda critica alla cosmesi naturale e
cruelty free, dall’alimentazione sana per corpo e anima al green design. E offre un fitto programma di iniziative,
case histories, incontri e
workshop con esperti di vari settori sulle principali tematiche inerenti ambiente, salute,
alimentazione, energia, business etico, stili di vita. Per una panoramica su una variegata offerta che risponde a
una domanda sempre più vasta di persone sensibili e che hanno voglia di strumenti per potersi orientare e
diventare autonomi nelle loro scelte.
Curato nei dettagli, Change up!
Scelgo io® avrà un servizio di bio-bistrot e allestimenti in cartone riciclato.
Partner di Change up!: CANGIARI, luxury brand di moda del consorzio sociale Goel, IMQ, le testate GREEN ME
e URBAN MAGAZINE.
La scelta dei consumatori verso prodotti biologici, ecologici, etici è un trend che si sta diffondendo. In Italia la
Green Economy cresce rapidamente. L’
Eurispes nel suo “Rapporto Italia 2010” ha stimato il consumo di
energia rinnovabile e di prodotti dell’agricoltura biologica, del commercio equo e solidale e della finanza etica in
circa 810 miliardi di euro nel mondo, 122 miliardi di euro in Europa e 10 miliardi di euro in Italia. Nel Rapporto si
legge anche che «
l’economia ecosostenibile si è trasformata da un fenomeno marginale e trascurabile ad un
fenomeno sempre più globale, in grado di contribuire in maniera significativa allo sviluppo economico mondiale
».
Change up!
Scelgo io® propone anche una vetrina sulla moda responsabile. Marchi etici, ecologici e cruelty
free, che rispettano l’ambiente e le persone, ma soprattutto “belli”, selezionati per la ricerca stilistica e la qualità
dei prodotti.
Una prospettiva interessante per il consumatore ma anche per le
fashion addicted, che consente di osservare e
apprezzare un prodotto moda per molteplici aspetti, di capirne la storia affascinante, l’ispirazione, la ricerca sui
materiali e sul design, le lavorazioni spesso hand made, le contaminazioni culturali ed estetiche, oltre al rispetto
di valori condivisi, come l’attenzione verso la natura e le persone.
In vendita a Change up! le collezioni primavera-estate 2011.
In calendario workshop e laboratori su moda e accessori.
Gioielli? Scelgo io
Presentazione del Progetto UrOburo e dimostrazione pratica di come si realizza un gioiello
(Sabato 21 maggio ore 12.00 area indoor).
Bijoux? Scelgo io
Laboratorio a cura di Poet-à-porter: “La poesia degli oggetti, raccontare un astoria
attraverso i bijoux- come realizzare bijoux con materiali di ‘uso quotidiano’ e trasformarli in racconti da
indossare
” (Sabato 21 maggio ore 16.00 area garden).
Moda? Scelgo io
,
workshop di approfondimento sulla moda sostenibile.
Domenica 22 maggio dalle ore 14.00 alle ore 16.00.
Intervengono:
h14-14.20 “Moda sostenibile. Opportunità e rischi.”
Prof. Francesca Romana Rinaldi
, docente SDA Bocconi e titolare del blog http://bio-fashion.blogspot.com
h14.20-15.00 “La certificazione etica ed ambientale nell’abbigliamento: garanzie per il consumatore
finale.”
Dott. Paolo Foglia
, Responsabile Ricerca e Sviluppo ICEA
15-15.20 “Vantaggi e criticità della colorazione naturale.”
Alessandro Butta
, esperto di tintura naturale di lana e cotone, Cooperativa agricola La Campana a Montefiore
dell’Aso (AP)
15.20-15.40 “Tanto vale tingere con le piante”:
conversazione sul colore naturale con dimostrazione di tintura
Dott. Rosella Cilano, direttrice Associazione Tintura Naturale M.E.Salice - Milano
I brand presenti a Change up!
CANGIARI
, è il fashion brand etico e sociale nato dal Consorzio Sociale GOEL.
Riunisce imprese sociali e ha come mission il cambiamento della Calabria attraverso il riscatto delle comunità
locali. Tutta la filiera è composta da cooperative sociali che si battono contro le mafie e inseriscono nel lavoro
persone svantaggiate. I capi Cangiari sono realizzati secondo le antiche tradizioni calabresi, con materiali
pregiati e lavorazioni artigianali di alta qualità e filati biologici. CANGIARI vuol dire “cambiare” in idioma
calabrese e siciliano. Il claim “
Beauty is different” è una provocazione per riflettere quanto la dignità di ogni
persona, l'equità socio-economica, il rispetto per l'ambiente, la partecipazione e la nonviolenza, non solo siano
“giusti”, ma anche “belli”. (
www.cangiari.it)
COLOR NATURAE
Abiti e maglieria possono contribuire alla salute dell’ambiente e delle persone.
Se le fibre o i filati non hanno assorbito sostanze nocive e veleni inquinanti, Se la tintura è vegetale o ecosostenibile.
Abiti e maglieria possono contenere dignità ed etica, Se gli artigiani tessitori o tintori, eredi di
tecniche d’un tempo, vengono rispettati per il valore della loro opera, Se le persone acquistano con saggia
determinazione prodotti garanti di consapevolezza e autenticità. Creata e disegnata da
Caterina Faenza,
architetto milanese, Color Naturae è una linea di abbigliamento controcorrente, impassibile al flusso delle mode,
fatta di articoli immutabilmente necessari. Pullover, golf, abiti e soprabiti, garze e magline, leggere e multifili,
stole, sciarpe, cappelli, guanti, borse: per le donne, i bambini, gli uomini. (
www.colornaturae.it)
È nato un nuovo marchio nel mercato delle calzature. Non è uno dei tanti marchi che nascono senza un’idea: è
un marchio con un’identità precisa e obiettivi ambiziosi.
dRv
realizza scarpe adatte a vegani e vegetariani: scarpe che non contengono alcun componente animale e
che al contempo sono belle, di qualità e comode. La collezione uomo e donna comprende modelli sportivi,
casual e classici e si rivolge a tutti. Il concetto di non sfruttamento degli animali è in perfetta sintonia con un
prodotto bello, comodo e di stile. Infatti la dRv utilizza materiali di altissima qualità e con un bassissimo impatto
ambientale; microfibre eco-friedly (non contengono prodotti nocivi e sono biodegradabili) oltre ad essere
traspiranti, anallergiche, estremamente leggere e morbide. (
www.diromeovegan.it)
Arrivano dalla Spagna le scarpe di
EL NATURALISTA che hanno già riscontrato grande successo in Italia.
La filosofia sociale di El Naturalista si basa sulla produzione di prodotti di qualità e rispetto per le persone e
l’ambiente. Il nome El Naturalista esprime un modo diverso di pensare e agire. Essere un 'Naturalista' significa
avere rispetto per tutto ciò che è naturale
. Il logo della rana, che affianca il marchio dal febbraio 2002, vuole
simboleggiare una terra fertile e incarnare i gesti semplici e i piaceri quotidiani.
Il team creativo di El Naturalista viaggia in tutto il mondo traendo inspirazione da popoli, culture e leggende e
traducendo in pratica le storie di viaggio che danno vita a ogni linea della collezione uomo e donna. La
produzione è eseguita in fabbriche specializzate, usando materiali di qualità e design innovativi. El Naturalista,
per la produzione delle proprie calzature, non usa sostanze dannose per l’ambiente o per la salute. I colori sono
naturali e, dove possibile, vengono utilizzati materiali riciclati, come ad esempio la gomma riciclata per le suole.
Molte sono le collaborazioni con Associazioni no profit e le attività di charity di questo marchio.
(
www.elnaturalista.com)
Direttamente dalla “cucina infernale” arrivano le borse e gli accessori firmati di
HELL’S KITCHEN, brand creato
nel 2006 da
Marco Lai, imprenditore e stilista. Una linea originale e dalla forte identità, realizzata riciclando
camere d’aria, cinture di sicurezza, t-shirt e camicie vintage. Un progetto che ha puntato fin dall’inizio su
un’attenta e continua ricerca sui materiali e sul design. La collezione Hell’s Kitchen è interamente assemblata
partendo da materiali di recupero. Le camere d’aria (dal grande impatto ambientale in quanto non si possono
smaltire) reperite da gommisti e centri di smaltimento, sono sottoposte a un processo di up-cycling: trattamenti e
lavaggi con un sapone creato ad hoc. Le quattro linee di prodotto Hell’s Kitchen comprendono borse, caschi,
accessori e oggettistica di cartoleria. (
www.hellskitchen.it)
L’eco moda d’autore di
Alessandro Acerra, giovane designer titolare del marchio HIBU dà il via a un
collezionismo della moda, sotto il segno del riciclaggio e dell’autenticità. Dettagli curati, design ricercato e
materiali riciclati sono gli elementi distintivi della linea di moda. Le magliette sono fatte a mano una per una con
massima cura e rifinitura finale ad ago, ogni esemplare è disegnato, ritagliato e cucito assemblando tessuti
differenti. Le stoffe provengono da scarti sartoriali o da rimanenze di produttori famosi, tessuti che nascono per
capi di lusso destinati alle passerelle modaiole milanesi vengono recuperate, mescolate per poi rivivere in nuova
forma con un sano messaggio sociale.
Progettati come quadri da indossare sono espressione di prezioso lusso, sono vere e proprie opere d’arte e allo
stesso tempo oggetto di consumo: le si può indossare, sporcare, lavare oppure appendere al muro come quadri
come consiglia lo stesso eco designer.
Ogni t-shirt è diversa dall’altra e ha con sé un certificato di autenticità che ne garantisce l’unicità (una targhetta e
la firma interna al capo e il numero di serie personale esprimono il pregio e il lusso di ogni capo, per soddisfare i
collezionisti più esigenti).
Capi unici che cercano di combattere l’omologazione di massa che valorizzano ogni singolo individuo. Ogni
dettaglio, dalla creazione del prodotto alla spedizione, viene curato personalmente da Alessandro Acerra che
non ama lasciare nulla al caso, come ogni artista che si rispetti. (
www.hibu.it)
Gli accessori
LA BOLSINA, nati da un'ispirazione spagnola, hanno una storia da raccontare.
I materiali vintage utilizzati per la creazione delle borse sono tessuti, sete e pelli originali degli anni Sessanta e
Settanta, un tempo adoperati per realizzare capi di abbigliamento, ma anche per arredare grandi alberghi e
decorare interni, tutti caratterizzati da pattern d’effetto. Riutilizzare e non sprecare. (
www.labolsina.com)
Flavia Sbrolli
, giovane designer diplomata allo IED di Roma, ha fondato a Terni RUBERLAB, un laboratorio
sperimentale di tinture naturali per abbigliamento.
Il suo percorso formativo in Fashion Designer l’ha avvicinata alla moda ecologica seguendo la sua passione per
le erbe tintorie, recupero di una tradizione antica nel rispetto della natura.
Nel suo laboratorio esegue tintura in capo e lavora su licenza per linee donna e abbigliamento sportivo e
streetwear, oltre ad avere una sua linea di t-shirt e shopping bag in cotone bio.
L’elemento decorativo ricorrente sulle sue creazioni è il cerchio, simbolo di armonia ed equilibrio naturale.
Autenticità, semplicità e funzionalità. Abilità umana, artigianalità e identità locale come eredità. Rispetto della
natura e dell’essere umano. Quello che l’uomo può fare con l’abilità delle sue mani può farlo semplicemente
seguendo le regole della natura e rispettando la sua bellezza. Il marchio di borse
ZULA è nato come
espressione di esuberante creatività, mettendo l’aspetto umano e la natura alla base dei suoi valori. Tutto
comincia da un laboratorio di gruppo, dove lo studio dello stile, lo sviluppo dei prototipi, la sperimentazione dei
materiali e di nuovi processi produttivi sono una ricerca continua.
Zula collabora con una serie di laboratori artigianali locali, dove l’alto standard qualitativo aggiunge valore al
prodotto e al marchio. La competenza tecnica dell’artigianalità del “Made in Italy” dona al prodotto un’alta qualità
manifatturiera e una flessibilità nella produzione di piccole quantità, il valore dell’autenticità attraverso la
creazione di borse One of a Kind.
Zula utilizza una varietà di tessuti che provengono da diverse parti del mondo, combinati con altri materiali e
completamente rigenerati. Oltre a utilizzare la pelle conciata al vegetale, anche il tessuto di Cotone-juta e il lino
naturale sono tinti con colori naturali seguendo processi di colorazione nel completo rispetto dell’ambiente. Così
come per i materiali, anche per i prodotti Zula persegue una continua ricerca di tecniche di trattamento e
costruzione eco-sostenibili ed eco-compatibili. (
www.zula.it)
I bijoux d’arte
POET-À-PORTER sono pezzi unici che possono diventare opere da collezionare e messaggi da
indossare. Ogni pezzo è creato mescolando immagini, poesie, materiali. Cuoio, dècoupage, icone, fili di metallo
o seta, pietre dure, cristalli, perle di vetro o di fiume, sassi, legno, vetro, materiale di recupero, parole: Tutto
assemblato con grazia, per diventare collane, orecchini o spille. Poesie da indossare. Un modo per comunicare,
parlare di sé e indossare i pensieri; un regalo sempre nuovo e assolutamente irripetibile e personale. La
collezione si trova nello showroom Fashion Lab di corso Magenta a Milano (
info@poet-a-porter.it).
Unir_sì è il progetto dell’Associazione culturale
SEMIDISESAMO che racchiude artigiani-artisti dedicati al
matrimonio sostenibile: dal vestito al bouquet, dagli accessori alle partecipazioni, dalle bomboniere alla lista
nozze, fino al catering. Tutto è progettato e realizzato nel rispetto dei concetti di moda critica, filiera corta e
sostenibilità. Gli otto artisti, ognuno con una propria specializzazione e un proprio brand, sono: Dorina Camusso
– Cadò, Daniela Cornaggia – Hocus Pocus, Giovanna Ferraro – aQsSì, Maria Grazia Amendolito - Maminou,
Tiziana Mancini – Tiziana Mancini Design, Cinzia Mauri – Amàno, Silvana Scaletti – L’albero di vetro, Stefania
Meo e Ottavio Tucci. Ognuno di loro opera in diversi settori, dal comparto del complemento d’arredo a quello
dell’abbigliamento. Due sono i valori imprescindibili che uniscono le componenti del team: l’unicità e la durata
nel tempo al di là di mode temporanee e consumo istantaneo (
www.semidisesamo.org).
Di grande fascino i gioielli
UROBURO, atelier di arte orafa in via Thaon di Revel 19 al quartiere Isola di Milano.
Il punto di partenza è stata l’ideazione del Progetto come percorso formativo rivolto a utenti dei Centri
Psicosociali Milanesi con l’obbiettivo di condurli a un lavoro qualificato nel campo della produzione artigianale di
gioielli sotto la guida del Maestro De Paoli, scultore, designer di gioielli e insegnante di Nuova Oreficeria dal
1983. Nel 2004 nasce il Collettivo Uroburo formato da 4 creativi con formazioni artistiche molto diverse, che
lavorano i metalli poveri sviluppando una ricerca progettuale originalissima (
www.uroburo.it).
www.changeup.it
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